Chiamata alle Armi per tutti gli Artisti Marziali

Questo post è il primo di una serie di articoli sul tema: “Ripristino dell’ INTEGRITÀ, ONORE e  RISPETTO nelle Arti Marziali”. Niente di quello che è scritto qui è inteso come  atto di accusa nei confronti di una persona o organizzazione in particolare. E’ semplicemente un un tentativo di fare luce e verità su alcune pratiche e norme molto ambigue ed emergenti, che, pare abbiano iniziato a minare molti dei migliori benefici nell’attività delle arti marziali. Se noi,  sia appassionati praticanti e  presunti “LEADERS” delle Arti Marziali non sappiamo vivere nella VERITA’, GIUSTIZIA ed INTEGRITÀ, allora continueremo a vedere il degrado di quelle pratiche che ci hanno dato grandi benefici e di  conseguenza si arriverà alla scomparsa dei frutti per i quali, nobili predecessori, hanno sacrificato molto affinchè noi possiamo goderne oggi  Vi prego di unirvi alla discussione, in modo costruttivo e positivo. L’unione fa la forza. Cerchiamo di lavorare insieme per stabilire e mantenere Forza e Giustizia!

Shihan Pascetta - Training at Tradional GoJu-ryu Dojo, Okinawa - Circa 1987

PARLARE O FARE?

Come ho già sostenuto, la differenza tra “Tecnica” Marziale e  “Arte” Marziale sta nel fatto che, nello sviluppo delle Arti Marziali esiste la specifica opportunità  dell’inclusione di tutte le aree di sviluppo del potenziale umano: fisico, intellettuale, emozionale e spirituale. Questi valori, ipoteticamente, sono impliciti nel termine “DO” (DAO), a volte tradotto e interpretato come la “Via” o “Sentiero”. (vi raccomando  di non confondere questa “filosofia” con la “religione” chiamata “taoismo”, anche se possono esistere alcuni paralleli.)

Noi, tuttavia, come praticanti di arti marziali e presunti dirigenti abbiamo una responsabilità molto più grande, non solo di “predicare bene” ma anche di  “razzolare bene”. Come in molti altri campi umani, suonano meravigliose le parole altisonanti e possono essere fonte di ispirazione per molti. Il problema principale in questa”etica” è la sfida, per ognuno di noi, di mettere in pratica le nostre belle parole e filosofie.  “AZIONI congrue formano la sostanza di ogni presunta filosofia”

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A CALL to ARMS to all Martial Artists

This post is the first in a series of articles under the topic; “Restoring INTEGRITY, HONOR, and RESPECT to the Martial Arts”. Nothing written here is intended as an indictment against any particular individual and/or organization. It is simply an effort to shed the light of truth on some very significant practices and emerging “norms’ that appear to have begun to undermine many of the most positive benefits of martial arts activity. If we, the passionate practitioners and alleged “LEADERS” of the Martial Arts do no stand together for TRUTH, JUSTICE, and INTEGRITY, then we will continue to see the degradation of those things which have benefited us greatly and the subsequent disappearance of the fruits of those noble predecessors who sacrificed much so that we can enjoy what we have today. Please join in the discussion, constructively, and positively. There can be strength in numbers, however, history has shown us that even a few passionate and determined patriots can ignite the brushfires of a justifiable revolution. Let us work together to establish and maintain Might for Right!

Shihan Pascetta - training at traditional GoJu-ryu Dojo, Okinawa - Circa 1987

WALK or TALK?

As I have previously contended, the difference between Martial “Technique” and Martial “Art” is that with Martial Arts training there exists the uniquely specific opportunity for the inclusion of all areas of development of the full human potential: Physical, Intellectual, Emotional, and Spiritual.  The hypothetical search for balance and harmony between these human aspects and the noble principles learned are implied by the term “DO” (DAO), sometimes translated/interpreted as the “WAY” or “PATH”. (Please do not confuse this “Philosophy” with the “Religion” named, “Daoism”, although there may exist some parallels.)

We, however, as martial arts practitioners and alleged leaders have a much greater responsibility to “WALK the  WALK”, not just “TALK the TALK”. As with many other human endeavors, our flowery words sound wonderful and can be inspiring to many. The primary issue presented along with these “ethics” is the challenge to each of us to put our high sounding words and philosophy into ACTION.  “Congruous ACTION forms the substance of any alleged philosophy.”

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