PRIMA dell’ A.G.K.A.I.

Arrivo in Italia

 

 

Shihan Pascetta AGK Dojo - USAGA Blackwood, NJ circa 1978

Per capire appieno la storia dell’ A.G.K.A.I.- Italia, bisogna fare prima un piccolo passo indietro e spiegare quali fossero le attività di Shihan Pascetta in Italia prima che la fondasse. Nella metà degli anni 70, il Maestro Vincent DeMarco (allievo del Gran Maestro Peter Urban) andava spesso in Italia riuscendo così ad attirare, in qualche modo, l’interesse del Maestro Gianni Rossato per lo stile Goju USA. Tuttavia, è stato il primo arrivo  del Gran Maestro Peter Urban, nel 1977, con il suo migliore studente, Shihan Ric Pascetta, che stimolò e diede l’avvio a un concreto interesse, da parte degli artisti marziali italiani, a studiare lo stile eclettico dell’USA Goju, lo stile personale, appunto, del Gran Maestro Peter Urban.

Poco tempo prima di questa sua storica visita, il Gran Maestro Urban fu contattato dal Maestro Rossato, il quale espresse il desiderio di far parte e voler entrare nella sua Associazione Americana di GoJu, l’USAGA, e allo stesso tempo invito’ Urban a venire in Italia per rivedere la sua organizzazione, la FENAM. Bisogna far presente che il Maestro Urban aveva uno stile di vita un po’ insolito e non amava viaggiare in nessun paese straniero senza avere la sicurezza che gli sponsor avessero fatto fronte ad ogni suo personale comfort, quindi era un po’ restio nell’andarci, percio’ prese tempo e suggerì a Rossato che venisse  prima lui negli Stati Uniti, per almeno 10 giorni, da passare interamente nel suo dojo, per capire di persona come funzionassero le cose e l’insegnamento nei Dojo di New York.

Ad ogni modo, il Gran Maestro Urban chiamò lostesso Shihan Pascetta, un suo allievo che addestrava regolarmente da quasi 10 anni, oltre che un suo intimo amico con il quale viaggiava ovunque, invitandolo a prepararsi il passaporto e a tenersi pronto ad andare con lui in l’Italia. Il Gran Maestro Urban spiegò  agli italiani che sceglieva Pascetta come suo patner,  perchè era il più preparato a  rappresentare e a dimostrare la versatilità, la  qualità e la validità dell suo Goju USA.

 

Italiani in America

 

 

Shihan Pascetta e il Maestro Rossato nel dojo del Granmaestro Peter Urban 1977

Quando Rossato, arrivò a New York nel Dojo di Urban, il Gran Maestro chiamò Pascetta e lo invitò a raggiungerli immediatamente.  Gianni Rossato non parlava inglese ed era accompagnato dal suo amico, Giovanni, che faceva anche da interprete. Dopo una serie di giorni di lavoro molto impegnativi, al dojo di Urban, Rossato era stanco e pronto per una pausa, così, con il benestare di Urban, Pascetta invitò Rossato nel suo dojo nel sud del New Jersey, vicino a Filadelfia. Rossato rimase con Pascetta  diversi giorni approffondendo lo studio del suo  Goju USA direttamente con Pascetta.

Era chiaro da questo suo impegno in America, che Rossato era un artista marziale serio con un sincero desiderio di imparare questo stile, che era relativamente nuovo per lui. La tecnica del karate di Rossato in quel  momento era chiaramente basata sul suo background di Shotokan e infatti sembrava più motivato a dimostrare la sua abilità di jiu-jitsu che le tecniche di karate.

Quotidiano regionale: Shihan Pascetta e il Maestro Gianni Rossato a AGK USAGA Dojo di Pascetta in Turnersville, NJ 1977

Il tempo e l’allenamento condiviso al dojo di Pascetta diede il via a un rapporto di reciproco rispetto tra questi due maestri. Pascetta a quel tempo era 6 ° Dan, conferitogli dal Maestro Urban dopo quasi dieci anni di allenamento diretto con lui,  e anche Rossato, dopo che Peter Urban lo accettò nella sua organizzazione USAGA, gli conferì un avanzamento e divenne 6 ° Dan. Pascetta, che ai suoi inizi come  artista marziale si allenava con il jiu-jitsu, trovò l’interpretazione del jiu-jitsu di Rossato molto interessante. Naturalmente, la visita di Rossato era basata più sul suo interesse per l’apprendimento del sistema di Goju USA , così che  il cambiamento fu naturale. In quei giorni, Pascetta invitò i giornalisti del quotidiano regionale a visitare il suo dojo e pochi giorni dopo venne pubblicato un articolo che raccontava la buona interazione tra i due maestri e questo interesse italiano, fu una buona pubblicità per il Goju USA. Rossato e Giovanni poi ritornarono a New York.

Gli americani in Italia

Tutti e quattro insieme, per il Gran Maestro Peter Urban e Shihan Ric Pascetta era la prima volta, tornarono in  Italia. Durante questa visita italiana di Urban per insegnare e Pascetta per dimostrare la pratica, i due viaggiarono per giorni in auto e in autobus in molti dojo FENAM. In ogni dojo l’allenamento si chiudeva con un confronto tra Pascetta e le cinture nere presenti. C’erano molti atleti forti, con grande spirito e una buona tecnica di base, ma nessuno aveva la grande esperienza dello studente americano di Peter Urban. Inoltre, il karate praticato dagli italiani era logicamente e principalmente basato sulle tecniche di allenamento tradizionali giapponesi

Gran Maestro Peter Urban, Shihan Ric Pascetta & il Maestro Gianni Rossato in volo verso l'Italia - 1977

Anche se quella era una base eccellente, la loro capacità di applicare queste tecniche in una situazione di contatto era limitata e, evolutivamente, erano molti anni indietro rispetto al tipico modo di combattere già comune e in uso nella costa Atlantica degli USA. Pascetta  portò in questo viaggio alcuni corredi  di protezione appena progettati, e quando gli atleti italiani tentarono di applicare le loro tecniche usando questi guantoni si accorsero che quello che avevano sino ad allora praticato non era più applicabile. Durante queste sessioni di formazione, il Gran Maestro Urban era piuttosto critico con il Maestro Rossato circa il karate che stava insegnando, non perché fosse senza qualità, ma perché chiaramente non era il GoJu USA e Urban non esitava a farlo notare davanti a tutti.

Dopo qualche tempo questo atteggiamento schietto di Urban  creò qualche tensione nel Dojo con Rossato. Questo comportamento di Urban verso  Rossato, a Pascetta pareva ingiusto ed esagerato perchè, infondo, li stava gentilmente ospitando  e sembrava sinceramente interessato ad imparare lo stile Urban. L’intento di Rossato, di insegnare il karate Goju USA agli studenti della sua organizzazione, logicamente richiedeva più tempo e allenamento affinche  la transizione fosse completata, insomma ci voleva pazienza.

Pascetta pensava che non era costruttivo criticare Rossato di fronte ai suoi studenti, sarebbe stato più prudente farlo in forma privata. Tuttavia, Peter Urban  era il Gran Maestro e lui non aveva nessuna voce in capitolo per correggere questo atteggiamento. Comunque, Pascetta è ancora oggi convinto che quella tensione fu l’inizio della divisione tra Rossato e alcune delle sue cinture nere.

Al termine di ogni sessione di allenamento con gli studenti Cintura Nera, il Gran Maestro Urban distribuiva il suo biglietto da visita con il suo indirizzo e numero di telefono chiedendo agli studenti italiani di scrivergli  una volta che lui fosse tornato negli Stati Uniti. Mesi dopo, Pascetta scoprì che molti gli avevano scritto (compreso Meneghini) chi  per interesse chi  per rispetto, tuttavia, il risultato fu che  Urban inviò a quasi tutti questi un diploma di avanzamento a un livello più alto, anche se non erano  suoi studenti e si erano allenati brevemente con lui . Si possono immaginare i problemi che questo agire  causarono a un un leader come Rossato, che ora guardava impotente ai suoi studenti avanzati senza  poter controllare gli standard richiesti.

 

Pascetta Vs Meneghini, Padova

 

Shihan Pascetta e Gran Maestro Peter Urban nel dojo del Maestro Rossato a Padova - 1977

Fu durante una serie di sessioni di allenamento nel Dojo italiano, che Shihan Pascetta (6 ° Dan GoJu USA) incontrò per la prima volta uno studente, di buon talento, del Maestro Rossato, Walter Meneghini, che aveva da poco ricevuto l’avanzamento a 2° Dan. L’interazione fu positiva e Pascetta ebbe modo di constatare il potenziale di Meneghini.

Come il tour italiano continuava, Pascetta fu avvisato che ci sarebbe stato un campionato, il primo Urban Cup al Palosport di Padova, dove avrebbero partecipato gli studenti della FENAM . Il Maestro Urban avvisò Pascetta che quella sera stessa, ci sarebbe stata un’esibizione finale dove lui avrebbe combattuto contro la cintura nera vincitrice della 1ª Coppa Urban, sarebbe stato il clou della manifestazione.

Pochi sanno che il Gran Maestro Urban, in privato, chiese a Pascetta di mettere subito knock out il campione italiano che avesse vinto la coppa quella sera, chiunque fosse stato. Shihan Pascetta, anche se rispettoso di Urban,  espresse il suo disaccordo dicendo che sarebbe stato più diplomatico condurre l’incontro in modo meno aggressivo, dimostrando semplicemente la facilità e l’abilità delle  tecniche usate nel dominare il meno esperto Campione Italiano, questo per Pascetta era più in linea con l’umiltà che la filosofia delle arti marziali insegnava.

Brochure promozionale Prima Coppa Urban, Padova 28 Maggio 1977

 

 

 

 

 

Il resto è storia per chi c’era, Meneghini vinse contro i suoi avversari, tutte cinture nere italiane, e quindi ricevette la prima Coppa Urban. Nel match di esibizione che seguì, Pascetta combattè il più alto e più pesante Meneghini da una breve distanza  dominando facilmente l’incontro, scegliendo e colpendo gli obbiettivi con grande controllo e facilita’. A un certo punto Meneghini cadde al tappeto colpito da Pascetta con un calcio laterale di filatura alle costole. Quando l’esibizione finì, il Gran Maestro Urban era molto arrabbiato con Pascetta per non aver messo knock out Meneghini. Secondo la logica di Urban, Pascetta, doveva dimostrare che cosa fosse la “superiorità americana”. Comunque Pascetta aveva vinto facilmente ai punti (Meneghini lo aveva toccato solo una volta in tutto l’ incontro) ma Urban,  indispettito, si rivolse alla folla e chiese  al pubblico di declamare, usando il pollice in su o in giù (come ai tempi dei romani nel Colosseo ), chi fosse il vincitore. Naturalmente, il pubblico italiano alzò i pollici in favore del loro atleta nonostante fosse stato battuto; Peter Urban amava fare queste cose, è sempre stato un grande showman.

Pascetta Vs Meneghini, Sottomarina

 

Poster Promozionale Prima Coppa Citta' di Sottomarina - 4 Giugno 1977

La settimana dopo, Meneghini avvicinò Pascetta e gli chiese se voleva combattere contro di lui un’altra volta a Sottomarina, nell’allora Arena e Cinema Corallo. Dopo questo invito Peter Urban tentò di istigare Pascetta in privato, dicendogli che, anche se aveva chiaramente battuto Meneghini, Meneghini andava raccontando a tutti che era lui il vincitore della loro prima esibizione.

Pascetta preferì non credergli ma  decise che l’incontro di  Sottomarina, il 1° Trofeo Cittò di Sottomarina fissato per il 4 giugno 1977, sarebbe stato molto diverso. Pascetta, quel giorno, aspettò due ore nel suo hotel di Padova che due studenti passasero a prenderlo per portarlo a Sottomarina, ma nessuno arrivava, così frustrato prese un taxi e andò da solo  a Sottomarina.

Quando Pascetta arrivò all’Arena Corralo, era visibilmente  arrabbiato e nervoso. Chiese subito al Gran Maestro Urban a che ora sarebbe stato l’incontro e dove poteva andare a riscaldarsi e a prepararsi per combattere. Urban lo  informò che il match era stato annullato perchè Meneghini non era “psicologicamente pronto” a combattere di nuovo. Pascetta si avvicinò al Sig. Farsura (Presidente della FENAM) per sincerarsi sui motivi per i quali Meneghini non voleva combattere. Questi rispose che le costole di Meneghini erano ancora doloranti dall’incontro della settimana precedente, a seguito del calcio che lui gli aveva sferrato. Al che, Pascetta chiese al Sig. Falrsura un altro avversario per l’incontro, dato che era venuto per combattere e non per fare lo spettatore.

 

Sequenza fotografica - Pascetta Vs Meneghini, Arena Corallo Sottomarina 4 Giugno 1977Meneghini che evidentemente aveva ascoltato quella conversazione, sembrava imbarazzato, così cambio’ idea e disse a Pascetta che stava bene e voleva combattere. Così, alla fine delle altre esibizioni, anche quella sera i due si confrontarono di nuovo in un’altro match.  Questa volta la strategia di Pascetta fu diversa, affrontò il più alto Meneghini da molto vicino, a distanza di un braccio in modo da dargli poco spazio di manovra, e ancora una volta, Meneghini toccò Pascetta una sola volta colpendolo alla testa. Mentre l’arbitro, Rossato, riavviava l’incontro, Pascetta sorridendo eseguì un finto calcio frontale modificandolo in corso d’opera con un calcio circolare, colpendo in pieno la faccia di Meneghini.

 

W. Meneghini, si nota l'occhio chiuso per Knockout da Shihan Pascetta a Sottomaria, Giugno 1977

Meneghini cadde a tappeto incapace di continuare. Quando finalmente si rialzò, il suo occhio sinistro era livido e gonfio, il match era finito. La vittoria di Pascetta, per KO, fu declamata  dal maestro Gianni Rossato. Quella sera, dopo il match,  tutti gli atleti cenarono insieme e Meneghini invitò Pascetta a visitare il suo dojo di Sottomarina. Il giorno dopo, mentre camminavano per la città molti chiesero a Meneghini cosa fosse  successo al suo occhio e alcuni guardavano male a Pascetta finchè Meneghini non li rassicurava che erano amici.

 

Il Maestro e l’allievo

 

Quello stesso giorno a Sottomarina, Walter Meneghini espresse a Shihan Pascetta  il desiderio che lui diventasse il suo Sensei,  chiese di poter diventare un suo allievo per  imparare la sua personale versione del Goju USA. Meneghini spiegò a Pascetta, che  pensava  di aver imparato tutto ciò che poteva dal Maestro Rossato ed era tempo per lui di  andare avanti. Questo fu l’inizio del lungo rapporto tra Shihan Ric Pascetta e il Sig. Walter Meneghini.

Il loro rapporto era quello che si instaura tra un insegnante e uno studente, in questo caso l’uno 6 ° Dan l’altro 2 ° (vedi poster promozionale), il primo  con molta conoscenza ed esperienza, l’altro ancora con poca, quindi, non era come quello che si ha tra due colleghi o tra due coetanei, le esperienze dei due uomini al tempo del loro incontro, erano molto diverse e per spiegarlo meglio, si può far presente che  Shihan  Pascetta, fu nominato proprio da Urban nel 1978  direttore a vita della sua organizzazione, e venne incaricato in piena fiducia sempre da Urban, di scrivere il curriculum del suo Goju USA, oltre a questo a quel tempo Pascetta era già un leader riconosciuto nel  karate della costa orientale degli Stati Uniti. Al contrario,  a quel tempo,  Walter Meneghini, era un semplice studente 2 ° Dan Shotokan che aveva appena cominciato  a studiare da Rossato, la sostanza dello stile Goju USA, che entrambi appunto, desideravano imparare.

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