La “Sindrome di PETER URBAN”

Questo articolo parte da una serie di post incentrati sull’attuale questione che mette a confronto coloro che hanno beneficiato  dei molti e positivi contributi  che il defunto Patriarca dell Goju USA, Peter Urban, ha portato alle Arti Marziali, e coloro che invece  hanno sofferto per alcune  pratiche negative o da abusi, adottati  da coloro che hanno studiato, insegnato, o in qualche modo sono stati associati direttamente a questo Pioniere delle AM o ai suoi seguaci. Questa serie non è destinata a diffamare o attaccare nessuno in particolare, ma è solamente una mia opinione, basata sulle mie personali esperienze, osservazioni e conclusioni. Vi prego di considerare la cosa con obbiettività.

Shihan Pascetta & GM Urban revisionano il Curriculum dell'USA GoJu - Padova, Italia - Circa 1977

Oggi ho risposto ad un post sulla pagina di Facebook: “U.S.A.G.A. Urban System of America GoJu Association“. In questo post, un membro dell’USAGA scriveva: “E’ tempo per te di prendere in consegna l’USAGA ….”. Dal momento che prendo molto sul serio questo argomento, vorrei condividere il contenuto della mia risposta con  chiunque sia interessato al tema del GoJu USA. Vi prego di leggere qui di seguito la più accurata e particolareggiata versione della mia risposta.

U.S.A.G.A. Urban System of America GoJu Association: grazie amico per il gentile complimento  e l’espressione di fiducia. Tuttavia, non sta a me “take over “(rilevare) l’USAGA. Se fossi così sciocco a desiderare questo, non sarei niente di diverso da molti altri che sembrano perseverare nel  rivivere il passato, approfittando del lascito di Peter Urban, alla faccia o alle spalle di tanti altri legittimati Maestri del GoJu USA, i quali, pochi sono quelli più Senior di me, di più invece i più giovani .

Peter Urban in persona, mi ha insegnato che il primo passo in una organizzazione, è quello di classificare tutto “accuratamente”, la parola chiave è appunto”accuratamente”. Non importa quanto si vuole idealizzare il passato, non potremo mai cambiare la realtà o ri-scrivere la storia.

Suggerisco fortemente di applicare questo principio di “accurata classificazione” ad una delle cose più significative alle quali Peter Urban ha dedicato il suo tempo e attenzione fino alla sua morte, quindi, prima che qualcuno possa considerare l’utilizzo dell’ USAGA come organizzazione di arti marziali, deve prima “definirla con precisione“.

Per primo verifichiamo e riconosciamo gli atti inconfutabili ai quali siamo stati testimoni .
L’ U.S.A.G.A. è appartenuta a Peter Urban e a Peter Urban solamente. Non ci sarà mai un altro Peter Urban. Lui ha lasciato a noi una grande ricchezza, fatta di preziose informazioni ed idee, e noi dovremo avere il coraggio di lavorare su quelle idee, non ci ha mai lasciato un ‘”organizzazione”.

Se lo conoscevate e lo avete ascoltato veramente, o anche avete letto il suo testamento, non potreste non giungere alla conclusione che l’ USAGA è stata per Peter Urban un mezzo per “laurearci” ed interagire in modo civile e costruttivo con noi. Non è mai stata una struttura creata per dare gradi, ranghi, cinture, titoli e avanzamenti.

Non c’era un curriculum standard nell’ USAGA, nessuna struttura organizzativa. Molti di noi, suoi allievi più anziani, che hanno provato a crearne una, fosse buona o no, lui l’ha  sempre considerata inferiore e smontata e non importava  cosa noi pensassimo. In tutta la storia dell’  U.S.A.G.A. Peter Urban ha nominato solo due “direttori” oltre a sé. (erano Shihan William Liquori (Florida) e Shihan Ric Pascetta (New Jersey)). Tuttavia, anche a questi “Amministratori” furono dati  poteri limitati di autorità e tutti gli sforzi, da parte di questi,  per organizzare l’ USAGA come una vera organizzazione di arti marziali, furono regolarmente respinti dal GM Urban. Nessun altro, in tutta la storia di U.S.A.G.A., è mai stata nominato per un livello esecutivo.

Allora, smettiamola di fingere che l’U.S.A.G.A. sia stata un’ “organizzazione”di arti marziali  o che  potrebbe divenirlo, dopo questi chiari precedenti fissati dal suo ideatore e fondatore GM Peter Urban. Lasciatemi usare il principio stesso di Urban e quindi di “etichettarla con precisione”: l’ U.S.A.G.A. era, ed è,  un SOCIAL NETWORK di professionisti del Goju USA  ideato dal GM Urban, molto  prima che  le”reti sociali” diventassero popolari grazie ad Internet. Niente di più, niente di meno!

Eventuali titoli, gradi, certificati, o premi non sono mai stati emessi sotto l’autorità dell’ USAGA. Sono stati rilasciati, a titolo personale, dalla credibile autorità e dalla reputazione del Gran Maestro Peter Urban . Se avete dubbi, controllate i vari  nomi che ha usato per la sua scuola, gruppo o “associazione” e che egli stesso ha modificato più e più volte nel corso degli anni. E’ tutto documentato, la lista è estenuante, e “USAGA” era solo uno dei tanti nomi. Chiunque può  guardare i nomi sui vari certificati e “riconoscimenti” che periodicamente inviava per posta, o capire su di lui dalle molte newsletters: “Urban speaks”. Nessuno era mai firmato U.S.A.G.A. o qualsiasi altro nome “organizzativo “. L’unica cosa coerente nei documenti ufficiali rilasciati da Peter Urban è stata la sua firma e l’impronta del suo pollice!

Perciò, la cosa importante oggi, è fermare l’uso abusivo dell’ USAGA per il sol fine di guadagno personale di qualche individuo o di una fazione del Goju USA . E’ necessario fermare il rilascio abusivo delle certificazioni di ranghi, titoli, posizioni, con  l’illusione che siano certificati da una presunta e strutturata organizzazione di arti marziali che esiste da 40-50 anni.
Questa, in realtà, non è la verità.

Sì è vero, Peter Urban ha fondato molti anni fa e ha constantemente promosso la sua  versione unica delle arti marziali, chiamandola per lo più preferibilmente  USA Goju. Sì è vero, ha creato una rete di studenti, docenti, collaboratori, amici e fans che chiamò USAGA, insieme ad altri nomi che venivano dalla  fantasia del  momento. Chi è stato a  quei tempi testimone di questa attività e  comportamento, non avrà paura ad ammettere questa verità e a confermere la validità di questi dati di fatto.

Quindi, qualsiasi tentativo di “prendere in consegna” l’U.S.A.G.A. da me o da chiunque altro, sarebbe come volere perpetuare una menzogna e promuovere pratiche non etiche. Anzi, suggeriscono agli autonominati, ai cosiddetti “leader” che stanno attualmente tentando di presentare se stessi come i nostri “capi”del GoJu USA o dell’  USAGA,  che, sarebbe meglio se formassero una loro  legittima organizzazione di arti marziali con il loro personale nome, piuttosto che tentare di rubare l’eredità di Urban, così potremmo tutti vedere quanto questi adepti, in realtà , siano capaci di formare, strutturalizzare, organizzare e gestire una vera e propria associazione.

Questa eredità, chiamata U.S.A.G.A., appartiene ad ognuno di noi, l’abbiamo fatta nostra nel  corso degli anni rimanendo attivi con le nostre singole versioni di ciò che Peter Urban ci ha insegnato. QUESTA E’ L’ U.S.A.G.A., niente di più, niente di meno.

Chiedo a tutti i praticanti del Goju Usa, di far valere i propri diritti e di rifiutarsi di partecipare ad azioni e gruppi o di collaborare con  leader che cercano di fare dell’ USAGA qualcosa di diverso da quello voluto da Peter Urban. Cerchiamo invece di godere della nostra interazione sociale, scambiandoci idee apertamente, sostenendo i veri  leader del GoJu USA che hanno lavorato così duramente per formare associazioni legittime, Dojo, o gruppi di docenti, che hanno costruito norme solide, e continuano ad agire per  sviluppare l’eredità lasciata da Urban.

Inoltre, invito tutte le Cinture Nere Goju USA a rifiutare qualsiasi “avanzamento di  rango” rilasciato  dell’ USAGA. Lasciate che il valore di una certificazione sia giudicato dalla credibilità e dalla reputazione del Maestro che lo firma. Non fatevi ingannare solo perché qualcuno ha iniziato la sua attività di arti marziali molti anni fa. L’anzianità è solo una misura limitata nella credibilità di un Maestro, anche se viene spesso utilizzata per nascondere in verità, un’attività limitata del Maestro lungo gli anni, o anche il suo povero e mediocre  successo durante gli anni di vita nelle arti marziali.

Se un qualsiasi ente che certifica avanzamenti, ha in qualche modo compromesso il suo standard, allora questi e i suoi seguaci devono personalmente prendersi la responsabilità della perdita di credibilità che deriva da questa attività immorale. Se viene rilasciato un certificato sotto la bandiera di una organizzazione, io consiglio a tutti cautela e prudenza, di esaminare se, infatti, esiste una vera organizzazione al di là di una facciata di fantasia. Esaminare attentamente ciò che è essa rappresenta, se c’è una storia documentata e una solida reputazione, (non solo propaganda di servizi forniti e foto di diplomi su un sito web ), che non sia semplicemente un sistema per mascherare le azioni, in malafede, di alcune persone che si nascondono  dietro la facciata di un nome altisonante e inflazionato, queste sono certificazioni quasi fraudolente.

Solo in questo modo, gli studenti seri e i veri “maestri ” del Goju USA potranno stare insieme e promuovere “VERITA’, GIUSTIZIA, nello STILE dell’AMERICAN GOJU!


“… E QUESTO E’ IL MIO MODO DI VEDERE!”
©

2 Comments

  • bondesan mauro says:

    Ciao Sensei Ric,condivido pienamente tutto quello che pensi e che hai pubblicato,ma pu rtroppo c'e' gente che non si fa' scrupoli per plagiare stili e nomi e associazioni,certamente poi ad una verifica di stile tutta la superficialita' verra' a galla e allora…. ma sara' difficile perche' questo avvenga.Rimango in attesa di una tua venuta in Italia,fammi sapere,spero che tu stia bene fisicamente e psicologicamente un abbraccio Shihan Pascetta da Mauro Bondesan

    • rpascetta says:

      Grazie Mauro per il tuo consapevole commento e per le tue parole di approvazione a sostegno di questi valori molto significativi e necessari per la verificabilita’ di queste integrita’ personali e professionali.

      La mia salute va molto bene e molto presto tornero’ in Italia, ma ti contattero’ in privato per darti maggiori dettagli.

      Le sfide alle quali si fa riferimento nel mio post, sono molto reali e spesso sono ardue e difficili per coloro che danno valore alla verità e all'integrità. Tuttavia, noi Senior, leaders di arti marziali, abbiamo la responsabilità di rimanere sulla retta via, non quella della calunnia o della degradazione degli sforzi e delle realizzazioni degli altri, ma impegnarci per dare trasparenza e divulgare la verità che si rende necessaria in una pretesa di status esagerato od esaltato, sia per noi stessi che per altri del nostro settore.

      Ci saranno sempre bugiardi, truffatori e ladri, così come coloro che gonfiano la loro importanza e credibilità, questo non cambierà mai, in quanto è una parte triste dell’essere umano. Tuttavia, questa non puo’ essere una scusa per chiudere gli occhi, chiudere la bocca, e nascondere la testa sotto la sabbia quando si e’ testimoni di una falsita’.

      E’mia convinzione che una risposta molto efficace, a questo problema, è quella di dare noi stessi per primi il buon esempio. In primo luogo, fornendo la trasparenza delle nostre stesse azioni e le fonti del nostro stesso status, con prove documentate di entrambe le cose, in particolare la nostra formazione con I docenti (tempo effettivo trascorso con ciascun insegnante!), e le nostre stesse realizzazioni nella carriera.

      Ad esempio, troppe volte vediamo artisti marziali che si nascondono dietro la rivendicazione di molti "anni" trascorsi nelle arti marziali, o "anni" passati con un insegnante di particolare rilievo, in verita, ciò che deve essere valutato, è quello che sono state le effettive attività praticate e sperimentate durante quegli anni. L'apprendimento non si verifica in incrementi annuali, ma avviene una lezione alla volta, una esperienza alla volta.

      Questo è solo un esempio di comportamento che puo’ dare una misura realistica in una valutazione. Quello che e’ poi, ancora piu’ urgente per noi, e’di educare l'attuale generazione di artisti marziali e l'opinione pubblica su quello che puo’ essere uno standar ragionevole, equo ed accettabile per giudicare un artista marziale, di qualunque stile si tratti. Se i veri e onesti Maestri Senior delle arti marziali unissero gli sforzi, per rendere pubblici questi fatti scorretti, ogni persona potrebbe giudicare e capire da se’e di conseguenza essere in grado di prendere una decisione più consona per se stessa.

      Credo che, anche se questo processo richiederà tempo, pazienza e diligenza le plagierie di coloro che abusano dell'ignoranza del pubblico su questi temi, prima o poi usciraranno allo scoperto e la luce della verità li fara’ vedere per quello che veramente sono.
      Comunque, grazie ancora Mauro per avere condiviso il tuo pensiero nel mio Blog, ti saluto con affetto.
      A presto
      SHIHAN &lt;div style="display: block; margin: 6px 0pt 0pt;"&gt;&lt;a class="a2a_dd" href="http://www.addtoany.com/share_save#url <a href="http://=http://ricpascetta.com/2011/02/22/la-sindrome-di-peter-urban/?lang=it#IDCommentIDComment130260992&title=La” target=”_blank”>=http://ricpascetta.com/2011/02/22/la-sindrome-di-peter-urban/?lang=it#IDCommentIDComment130260992&title=La “Sindrome di PETER URBAN” – Martial Arts Insider&description="&gt;<img src="http://static.addtoany.com/buttons/share_save_171_16.png&quot; alt="Share/Save/Bookmark" border="0" width="171" height="16">