MMA vs Tradizione – Parte 2
Questa e’ “Parte 2” delle serie di articoli chiamati “MMA vs Tradizione” nei quali esaminerò il contrasto tra il più recente e popolare fenomeno di Mix Arti Marziali MMA) e le tradizionali Arti Marziali. Una nuova sezione verra’ pubblicata ogni lunedì. Vi prego di lasciare un commento dando i vostri feedback, domande, e/o pareri. Non vedo l’ora di parlarne con voi.
EQUILIBRIO PER I PRATICANTI
Molti sistemi sociali e/o filosofici arrivano a una medesima conclusione. La conclusione è che il meglio dell’efficienza e delle potenzialità umane si ha quando si raggiunge un certo equilibrio e integrazione tra i vari e complessi aspetti di ogni individuo. Concettualmente, siamo in grado di separare il fisico, l’intelletto, le emozioni e lo spirito in concetti e aree di sviluppo separate. Tuttavia, in realtà non sono mai veramente separate o isolate e ognuna concorre ad influenzare le prestazioni di un individuo.
Riconosciamo che anche il termine “arte” indica una forma di espressione personale. L’arte è un tipo di espressione che si rivela innata dentro di noi, i suoi valori di fondo e creatività mettono in luce a quale punto della propria maturità e del proprio percorso di vita sia arrivata una persona. Di conseguenza, le vere “arti marziali” portano con sé potenzialmente una attività molto più versatile che la semplice “scienza marziale” o la “tecnica marziale”.
Molti dei più conosciuti praticanti le “arti marziali”, che abbiamo visto e vediamo esercitare nel mondo, sono stati enormemente influenzati dalla cultura Orientale e per molti di loro le origini delle loro radici risalgono a quella parte del pianeta. E’ evidente che dobbiamo a queste culture un mondo di gratitudine e rispetto per il loro contributo.
Molte di queste forme di allenamento e di maturazione, erano più spesso impregnate di “tradizioni” che erano predominanti nella cultura di quegli individui, piuttosto che allo sviluppo di nuove idee. Pertanto, esiste una significante parte di “comunità di arte marziale” che seriamente segue alcune forme di questa o quella “tradizione”.
Per contro, negli ultimi 60 anni o più, ci sono stati molti professionisti che in una certa misura, chi più, chi meno, ha rotto con questa “tradizione” dando un significativo impatto all’evoluzione della scienza e/o arte marziale. Inoltre, in occidente abbiamo assistito parallelamente ad una evoluzione dell’arte che spaziava dall’antico Pankration greco alle varie forme di boxe, Savate, Sambo, wrestling, grappling, al combattimento con la spada,ecc… solo per citarne alcuni. Oggi, la gamma di versioni di a che cosa si riferiscono le “Arti Marziali” spazia dai convinti “Tradizionalisti” fino al più recente e popolare fenomeno “Mixed Arti Marziali”.
E’ TUTTO BENE
Finché ci sono gli esseri umani ci continueranno ad essere punti di vista opposti su ciò che crediamo sia la “migliore” opzione. A questo punto del dibattito vorrei farvi riflettere su alcune osservazioni che trovo interessanti. Giungerete poi alle vostre conclusioni.
Innanzitutto, comincio con la mia personale opinione che vi è un reale valore nella “tradizione” pur ammettendo che vi è anche un valore nella “progressività”. Ognuna ha i propri vantaggi e le proprie carenze. Quando un individuo, come può essere uno studente, si inserisce in questa equazione, si fa aiutare nella scelta finale delle proprie motivazioni, preferenze, dagli obiettivi e/o anche dalla sua personale prospettiva di vita in generale.
Per citare un vecchio amico: “E’tutto bene”.
Purtroppo, molti di noi restano a priori intrappolati nei pregiudizi quando scelgono o qualche volta sbagliano nel riconoscere come loro i vantaggi che i loro amici (che la pensano in modo diverso) ricevono dalle loro proprie scelte. Per il bene del dibattito e per una più accurata comprensione, è giusto esaminare i più e i meno per fare il punto sul nostro investimento personale in questa attività formativa.
GUARDA PRIMA DI SALTARE
Per coloro che sono in procinto di fare un viaggio nella arti marziali, consiglio di esaminare le opzioni prima di fare un salto nel vuoto.
Uno degli elementi principali della “tradizione” è quello di preservare le pratiche del passato “maestri”,”insegnanti”, “ricercatori”, e/o “fondatori”in modo da non dover ripetere lo stesso lavoro e sforzo per raggiungere un uguale accettabile risultato. Il fatto che alcuni metodi siano sopravvissuti fino ad oggi è, in una certa misura, dimostrazione del loro valore. Osservando da “non-orientale”, mi sembra che questo tipo di mentalità “orientale” (cioè, di dare priorità nell’onorare il passato, gli antenati [a volte fino al punto di diventare culto], le abitudini e le pratiche del passato), sia una delle principali fonti che ha contribuito a creare una solida base filosofica per questi sistemi “tradizionali”. Forse un nativo asiatico la vedrebbe in modo diverso, io no di certo.
A contrasto, la mentalità “occidentale” ha avuto maggiore enfasi sul pensiero progressista dando alla parte pragmatica una priorità maggiore. Per citare un altre volta un pioniere americano e il fondatore del USA Goju-Ryu,il Maestro Peter Urban: “La vecchia conoscenza porta serenità, la nuova progresso”.
Il valore della tradizione è tale perchè aiuta a preservare molte pratiche preziose di quegli uomini che hanno dedicato una vita a studiarle e a svilupparle creando un metodo valido e duraturo nelle arti marziali. Solitamente, questo metodo si fondeva con un sistema di valori della società che enfatizzava lo sviluppo personale e dava più responsabilità morale all’individuo. In questo sistema di valori servire gli altri è parametro fondamentale e un principio primario.
E’interessante notare e mettere l’accento su come la maturità personale e sociale accoppiati ad un sistema di valori morali è spesso tipica di quegli uomini che hanno vissuto una vita di sfide. Anche se non ne hanno l’esclusiva, la maturità è molto più comune nelle persone che sono più vecchie in grado di ripercorrere le esperienze di vita e venire a conclusioni che non potevano essere raggiunte prima, come quando invece si crede da giovani quando si guarda al futuro.
E ‘mia opinione che: “Con abilità viene responsabilità”. Anche la cosiddetta “libertà” diventa una proposito a breve termine se non praticata in modo responsabile con responsabilità. Questo principio si applica e diventa ancora più importante quando un individuo raggiunge un potenziale maggiore, sia esso fisico o di altro genere. Entrambe le saggezze d’oriente e d’occidente, riconoscono che il potere senza freni morali è potenzialmente distruttivo sia per l’individuo che per la società in generale.
Di conseguenza, il termine, “arti marziali” (in contrapposizione con “tecniche marziali” e “scienza marziale”) rappresenta una attività che si concentra sullo sviluppo complessivo della persona, non solo nell’ area limitata di crescita che coinvolge le sole abilità fisiche. Per definizione, il termine “arte” implica espressione personale, espressione umana. In ultima analisi, la maturità personale di un individuo definisce notevolmente il suo livello personale di esprimersi nella vita!
“….E QUESTO E’ IL MIO MODO DI VEDERE!”®
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Questa e' la copia del commento precedente posto da NAKYA il May 17, 2010 @ 18:53 in referimento all'articolo MMA vs Tradizione 2"
"Secondo me la vera chiave di svolta ci sarà quando gli istruttori in generale saranno in grado di rielaborare e rendere proprio quello che sono riusciti ad apprendere evitando la ripetizione delle nozioni apprese simil pappagallo, ma capendone realmente i fondamenti in modo da elaborare proprie metodologie allenanti sulla base di quei fondamenti, questo da vita alla ricerca alla documentazione ed alla scoperta di nuove metodologie.
Il saper prendere spunto da ogni cosa, attività, situazione anche apparentemente lontana dal campo del combattimento ma che si riesce ad elaborare in modo proficuo può portare migliorie all'allenamento.
Quello che si dovrebbe mantenere inalterato nei secoli delle arti marziali non è certo la metodica di allenamento che migliora inverosimelmente di mese in mese, se una persona ha la volonta e la pazienza di tenersi aggiornata, ma sono i valori morali che le arti marziali devono tramettere, la condotta di vita questo è quello che non deve tramutarsi perchè se perdiamo questo valore potremmo essere i migliori combattenti del mondo ma ci saremmo persi il dono più grande che i nostri antenati ci hanno lasciato, in un epoca dove se ne sente più che mai il bisogno."
NAKYA
Questa e' la copia del commento precedente posto da MAURO BONDESAN il 29 Maggio 2010 @ 16:31 in referimento all'articolo MMA vs Tradizione 2:
"Molto interessante,il tuo pensiero e' anche il mio."
BONDESAN
Questa e' la copia del commento precedente posto da GIULIANO PILAT il10 Giugno 2010 @ 07:591 in referimento all'articolo MMA vs Tradizione 2:
"arti marziali,militare di leva,scuola:sono parte integrante per il comportamento e la conoscenza del proprio corpo per il rispetto di tutti e se stessi.Grazie Shihan Ric Pascetta e Meneghini."
PILAT